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San Paolo, Brasile, maggio 2022

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Il mio Paese sta vivendo giornate intense, con gravi problemi che affliggono la società e un’aggressiva campagna elettorale per scegliere il nuovo presidente della Repubblica.

Il primo turno delle elezioni si terrà ad ottobre. L’attuale presidente, un populista di estrema destra che ha mantenuto un pessimo governo per quattro anni, è in corsa per la rielezione. Il suo principale avversario è l’ex presidente Luíz Inácio Lula da Silva, del Partito dei Lavoratori (PT) della sinistra democratica.

Molti problemi stanno peggiorando in questo ultimo anno di governo Bolsonaro. C’è violenza nelle campagne contro i piccoli agricoltori e contro le popolazioni indigene. C’è violenza nei centri urbani in mezzo a una crisi economica e alla mancanza di lavoro.

I media indipendenti e parte dei media tradizionali lavorano duramente per rendere pubblici i problemi e le proposte dei leader politici e sociali.

La democrazia dipende da media liberi e attivi e da giornalisti, intellettuali e leader sociali disposti a discutere pubblicamente le idee e denunciare le minacce ai diritti umani e alla libertà.

Per chi scrive per i canali di comunicazione, come me, è difficile selezionare quali siano le richieste più urgenti.

Considero molto importante che ci sia risonanza internazionale su ciò che accade in ogni Paese. Credo nell’importanza della solidarietà internazionale e nel ruolo della libera stampa.

Arnaldo Cardoso

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