Newsletter

Search

Feliz Navidad, José Feliciano

Sommario

“Feliz Navidad” di José Feliciano ha un testo semplice e diretto. Appena sei parole in spagnolo e 13 in inglese, ripetute senza sosta, sono sufficienti per costruire un inno natalizio senza tempo.

La canzone è uscita nel 1970 all’interno di, appunto, “Feliz Navidad”, un album con canti natalizi come “The Little Drummer Boy”, “The First Noel” e “Noche de Paz”. A differenza di altri album dell’epoca, come quelli pubblicati da Frank Sinatra e la sua famiglia, Tony Bennett ed Ella Fitzgerald, quello del portoricano aveva una differenza: c’erano canzoni in spagnolo e altre strumentali. «Non volevo fare un album di Natale melenso», ricordò anni dopo in un’intervista al “Los Angeles Times”. «Ero interessato a raccontare la storia della nascita del Salvatore in modo musicale che interessasse alla gente».

Durante la registrazione dell’album, il produttore Rick Jarrad, con cui aveva già lavorato in “Feliciano!”, propose un’idea: «Dovremmo fare un canto natalizio originale, ti va di scriverne uno?». La proposta lo colse di sorpresa. «Risposi che non l’avevo mai fatto, ma che ci avrei provato», raccontò a Billboard. «Pensavo che sarebbe stato molto difficile competere con “White Christmas” e “Rockin’ Around the Christmas Tree”». Mentre cercava ispirazione in uno studio di registrazione di Los Angeles, gli venne in mente l’immagine natalizia dei suoi 11 fratelli che cenavano a New York, a migliaia di chilometri di distanza. Ricordò il maialino, i pasteles en hoja e le bottiglie di rum —eredità della tradizione portoricana—, e i canti natalizi del dopo cena. Subito la malinconia lo mosse. «Pensai alla gioia che provavo ogni Natale con loro e a quanto mi sentissi solo quella notte», ha raccontato a NPR (National Public Radio). E lì, seduto da solo in quello studio di Los Angeles, iniziò a scrivere. “L’idea di ‘Feliz Navidad’ era cercare di unire le persone”, scrisse nel 2020. «La mia idea quando la composi era che non importava in quale lingua cantassi, tutti condividiamo il sentimento del Natale».

“We Three Kings” e “The First Noel” gli furono di ispirazione, ma Feliciano voleva distinguersi. Così, scrisse una canzone bilingue. «Cercai un equilibrio affinché nessuna emittente americana la scartasse per essere troppo latina, né una radio latina potesse dire che era troppo inglese», spiegò.

E sebbene il testo non rivelasse la nostalgia che Feliciano provava nel comporla, la musica si presentava come un omaggio alle sue radici portoricane. Tra gli arrangiamenti orchestrali pomposi e i sottili dettagli delle campane natalizie, il musicista inserì un cuatro portoricano, una percussione dal sapore latino e una sezione di fiati irresistibile. Era il mezzo perfetto affinché la musica riflettesse l’unione delle lingue del testo.

“Feliz Navidad” venne pubblicata nel novembre del 1970 e fu un successo immediato. Arrivò alla sesta posizione nelle classifiche americane e divenne il secondo Top 10 di Feliciano; il primo era stata la sua versione di “Light My Fire” dei Doors. Ma la popolarità di questa canzone natalizia contemporanea non riguardava solo i lauti incassi dei diritti d’autore per il portoricano; in America aveva il sapore della rivincita.

Nel 1968, infatti, dopo aver vinto due Grammy — come artista rivelazione e come miglior interpretazione vocale maschile per “Light My Fire” — si trovò coinvolto in una polemica che danneggiò la sua immagine pubblica. Tutto accadde allo stadio Tiger di Detroit, durante il Campionato Mondiale di Baseball: lo invitarono a cantare l’inno nazionale americano, ma la sua versione con tocchi di R&B e soul venne considerata un insulto dai tifosi più patriottici. Fu fischiato e si sentì umiliato.

Per questo motivo, “Feliz Navidad”, che anni dopo la Società Americana degli Autori, Compositori e Editori avrebbe classificato come una delle canzoni natalizie più interpretate e riproposte al mondo, rappresentava la rivincita che tanto desiderava. Il suo disco natalizio arrivò alla sesta posizione negli Stati Uniti e segnò il trionfale ritorno di Feliciano sulla scena musicale.

Anche se non riuscì a ripetere un successo simile, la canzone si consacrò come un inno natalizio senza tempo. Nel 2020 la rivisitò insieme a 30 artisti e ogni stagione torna alla ribalta, posizionandosi tra le più ascoltate del mondo.

 

Jose FelicianoJosé Feliciano è nato non vedente a causa di un glaucoma congenito, il 10 settembre 1945 in una famiglia umile a Lares, una città di Porto Rico. Fin da bambino ha suonato la concertina, l’armonica e la chitarra.
A 17 anni pubblicò il suo primo LP e questo fu l’inizio di una prospera carriera musicale che lo ha portato anche a vincere il Premio Billboard Leggenda.

Oltre al classico “Feliz Navidad”, ha registrato 600 canzoni e pubblicato 60 album. Ha 45 dischi d’Oro e di Platino, nel 1987 ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame e ha vinto 9 Premi Grammy.

Post correlati

2 Minutos: il punk che arriva dall’Argentina

2 Minutos, una band argentina iconica, ha lasciato un’impronta indelebile sulla scena musicale sin dalla sua formazione nel 1987. Con il loro punk rock energico

Latin Grammy 2023

I Latin Grammy 2023 illuminano Sevilla: una notte magica di musica e cultura latinoamericana I Latin Grammy Awards 2023 hanno scritto una nuova pagina nella

Attualità

Afrodiscendenza

America Latina