Chi viaggia in America Latina ha sicuramente sentito parlare della Maldición de Moctezuma, un’espressione colorita che descrive il malessere gastrointestinale che colpisce molti turisti dopo aver consumato cibo o bevande locali. Ma è davvero una maledizione o si tratta solo di un problema alimentare prevedibile?
Origine del nome
Il nome affonda le sue radici nella storia della conquista spagnola del Messico. Secondo la leggenda, l’imperatore azteco Moctezuma II avrebbe lanciato una maledizione contro i conquistadores spagnoli, in particolare Hernán Cortés e il suo seguito, come vendetta per l’invasione e la caduta del suo impero nel 1521. Oggi, questa “maledizione” non colpisce più i soldati spagnoli, ma i turisti stranieri che visitano il continente e si trovano a combattere disturbi intestinali.
La credenza nella “Maldición de Moctezuma” si è diffusa nel tempo, alimentata sia dalla superstizione che dalle esperienze reali dei viaggiatori. Conquistadores e missionari riportavano spesso episodi di malessere durante le loro esplorazioni, associandoli a una punizione divina o a un sortilegio lanciato dai popoli indigeni. Col tempo, la leggenda è stata ripresa nella cultura popolare, diventando una spiegazione folkloristica per i comuni disturbi intestinali.
Al di là del mito, la Maldición de Moctezuma ha spiegazioni scientifiche molto concrete. Il malessere gastrointestinale che colpisce i viaggiatori è spesso dovuto a:
- Batteri e parassiti – L’acqua e alcuni alimenti in America Latina possono contenere microrganismi ai quali i turisti non sono abituati, come l’Escherichia coli o la Giardia.
- Cambiamenti nella dieta – I piatti locali sono spesso più piccanti e speziati di quelli a cui i visitatori sono abituati, il che può causare problemi digestivi.
- Carenza di igiene – Il cibo di strada, pur delizioso, potrebbe non essere sempre preparato nelle migliori condizioni igieniche.
- Acqua non potabile – In molti paesi dell’America Latina, bere acqua del rubinetto può essere rischioso per chi non vi è abituato.